Qualche parola sul quartiere di Porta Borghetto

 

Qualche parola sul quartiere di Porta Borghetto
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A few words about the Porta Borghetto district


Veduta di Via Borgetto e Porta Borghetto dal Torrione

 
 
Al limite delle mura farnesiane il Torrione Porta Borghetto recinta, in parte, uno dei più antichi quartieri di Piacenza. La zona è compresa tra via Borghetto, via Tramello, via Cantarana, via San Bartolomeo e via Mazzini. Lungo la continuazione di via Maculani gli abitanti possono camminare su un Fascal più corto e tranquillo, da una parte circondati dalle mura e dall’altra da alti alberi frondosi. É un quartiere tranquillo, dove ad ogni ora si sente rintoccare il campanile di Santa Maria di Campagna, ogni tanto il fischio del treno e, ahimè, molti pullman (soprattutto tra via Borghetto e via San Bartolomeo). Possiamo vantarci della Pireina, un eccellenza piacentina nonché locanda storica del quartiere. Siamo a due passi dal centro città, facilmente raggiungibile tramite trasversali, tra le quali la parte finale di via Mazzini: la Muntà di Ratt.
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The Torrione Porta Borghetto is encloses partially in one of the oldest districts of Piacenza, at the edge of the Farnese walls. The area is between via Borghetto, via Tramello, via Cantarana, via San Bartolomeo and via Mazzini. The inhabitants can walk on a shorter and quieter Facsal, along the continuation of via Somaglia, surrounded on one side by walls and on the other side by tall leafy trees.
It is a quiet neighborhood, where the bell tower of Santa Maria of Campagna tolls every hour, sometimes you can hear the train whistle and unfortunately many buses (especially between via Borghetto and via San Bartolomeo). The neighborhood is known for the Pireina restaurant, which is an Piacenza’s excellence and an historic inn of the vicinity. We are a two steps from the city center, where we can easily get for side street, including the final part of via Mazzini: the Muntà di Ratt.

 

Bastione Borghetto 1958, foto di Gianni Croce

 
Porta Borghetto 1958, foto di Gianni Croce


Oggi l’aspetto del quartiere è definitivamente stato modificato dall’edilizia, ma soprattutto dal tempo. Non è stato però sempre così; su ogni vicolo di questo quartiere sono stati composti versi e scritte molte righe, si potrebbe parlare per ore solo di via Cantarana: anticamente una contrada senza botteghe né negozi per lo più costituita da abitazioni, cortili, orti e vicoli. L’etimologia parla da sé, questo rione era molto povero, antico suburbio caratterizzato da acque stagnanti e fossati, da cui il gracidare delle rane. Qui nell’Ottobre del 1939 fu inaugurato il complesso edilizio Costanzo Ciano detto poi semplicemente «Ciano»: capace di ospitare quasi trecento famiglie, il complesso apparve come un sostanziale passo in avanti nell’ambito del risanamento urbano. Coevo era il cosiddetto «Tigrai» alloggio per cinquantadue famiglie.

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Today the appearance of the neighborhood has been definitively changed by the buildings and by the time itself. However, it was not always like this; many lines have been composed and written on each narrow of this district, we can easily tell of via Cantarana for hours: in the ancient times it was a district without shops mostly made up of houses, courtyards, gardens and alleys. The etymology speaks for itself. It was a very poor district, an ancient suburb characterized by stagnant waters and ditches, hence the croaking of frogs. Here, in October 1939, it was inaugurated the Costanzo Ciano building complex, later simply called "Ciano": it had/have the capacity for almost three hundred families. The building appeared as a step forward for the urban renewal. The so-called "Tigrai" lodging for fifty-two families was coeval.



Progetto del Ciano


Già nominata, la Muntà di Ratt, che ogni buon piacentino chiama semplicemente Muntà, è un punto non meno celebre del rione Porta Borghetto. Anticamente erano presenti solo nove scalini mentre il resto era una discesa di pietre lastricate.  Anche qui l’etimologia ci aiuta, ma in realtà forse ci inganna. I Ratt, infatti, potrebbe essere un riferimento ad una antica famiglia che abitava in cima alla via oppure una storpiatura dialettale per erta/irta. In ogni caso non è da scartare, secondo me, l’ipotesi dei ratti.  Di fatto questo luogo era molto vicino alle acque del fiume Po quindi è del tutto plausibile che ci fossero certe frequentazioni, oggi debellate. Ad oggi la Muntà è un luogo conosciuto e spesso affollato, grazie all’osteria che ne riprende il nome e organizza piacevoli concerti sulle scalinate.

______________________________________________________________________________________ We had already mentioned the Muntà di Ratt, which residents of Piacenza simply call Muntà, is another famous point in the Porta Borghetto district. Here the etymology helps us too, but perhaps it deceives us. In fact the Ratt could be a reference to an ancient family who used to live on top of the street or a dialectal distortion for steep / bristling. In any case, in my opinion, the hypothesis of rats is not to be discarded. In fact this place was very close to the waters of the Po river so it is possible that there were certain frequentations, now eradicated. Today the Muntà is a well-known and it is often a crowded place, thanks to the tavern that takes its name and that organizes pleasant concerts on the stairways.  

 

Panoramica dell'area ex ACNA vista da via San Bartolomeo, Gennaio 2021, foto di Alice Guagnini

  Infine, anche se approfondiremo questa panoramica minima del quartiere, occorre fare un riferimento alla zona che interessa il nostro progetto. Di fronte alle mura di via Tramello, quasi quattro ettari di terreno sono abbandonati e coperti da un corposo manto verde. Approfondiremo in un altro articolo tutta la storia di quest’area, ma è necessario sottolineare la sua grandezza, il suo abbandono e non di meno la sua posizione così strategica per il quartiere e per tutta la città.

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Finally, after this minimal overview of the neighborhood, it is necessary to make a reference to the area that concerns our project. In front of the walls of via Tramello, there is a large area (almost four hectares) abandoned and covered by a thick green mantle. We will explore the entire history of this area in another article, but it is necessary to give special importance of its size, its abandonment and nevertheless its strategic position for the neighborhood and for the whole city.


Scritto da Alice Guagnini

Fonti: 
C. de Bernardi, P. Marchetta, M. Sala, G. Schinardi, San Sisto e… Dintorni, Banca di Piacenza, Piacenza 2006;
- A cura di M. Cavalloni, D. Panciroli, Gianni Croce fotografie 1921-1964, tipolito farnese, Piacenza 2016;  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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