PARCO DI PORTA BORGHETTO, NUOVO NOME E NOVITA'!
Il Parco di Porta Borghetto è una proposta progettuale
ideata da Somia Salhi (studentessa del Politecnico di Milano) e Edoardo Rebay (paesaggista,
giardiniere e studente del Politecnico). L’obiettivo del progetto è quello di
trovare una nuova identità ad un’area nella città di Piacenza che è in stato di
abbandono e degrado da molti anni.
L’area si trova nel quartiere di Porta Borghetto, dista 15
min a piedi dal centro storico e a 5 min dalla Basilica di Santa Maria di
Campagna, il sito si estende tra via Tramello e via Cantarana coprendo circa 5
ettari. Il sito è a stretto contatto con le Mura Farnesiane e Porta Borghetto
che, nonostante il loro alto valoro storico, sono sede di parcheggi e in stato
di abbandono.
I progettisti Salhi e Rebay suggeriscono l’estensione
dell’area pedonale della vicina via Maculani a via Tramello per avere un pubblico
passeggio simile a quello del famoso pubblico passeggio del “Facsall” affinché
si valorizzino le mura e la porta storica. L’area di intervento è una delle
parti urbane di Piacenza più vicine al Parco Fluviale del Trebbia. La proposta incentiva
la realizzazione del Parco delle Mura (compreso quindi tra le Mura Farnesiane e
via XXI Aprile) che permetterebbe la valorizzazione dello spazio esterno delle
mura e favorirebbe il rallentamento dei veicoli su via XXI Aprile permettendo
quindi ai pedoni di attraversare la via e raggiungere via del Pontiere che
tramite un tunnel sotto l’autostrada si può connettere al Parco del Trebbia.
Salhi e Rebay propongono la realizzazione di un parco con
diverse funzioni al suo interno, tra cui un asilo, un parco botanico (il primo
a Piacenza), un parco lineare con differenti attività ed un’area per i commerci
locali. Le grandi aree a verde potenziano biodiversità in città ed il verde
urbano pulendo l’aria. Il parco botanico è fonte di grande attrazione turistica
non solo per la sua originale piantumazione lineare, le grandi serre ed il bio lago
ma anche per gli spazi dedicati alle opere d’arte a cielo aperto che possono
essere interattive e quindi uniche nel loro genere.
La proposta non si ferma solo al parco botanico; il parco
lineare è stato disegnato per permettere ai visitatori di godere di grandi
spazi e di usufruire di diverse funzioni come il parco giochi per bambini,
l’area fitness, le fontane a spruzzo ed un grande murale che racconta la storia
dell’area e della città. La proposta progettuale propone la realizzazione di
un’area commerciale per piccoli commercianti per favorire il commercio locale e
la costruzione di un asilo.
L’asilo ha lo scopo di richiamare nel centro le famiglie
invitando la ripopolazione del centro città, inoltre, la struttura è unica nel
suo genere: la forma richiama i tipici campanili di Piacenza (Sant’Antonino e
Santa Maria di Campagna) mentre la sua posizione nel parco offre l’opportunità
ai piccoli utenti di vivere a contatto con il bosco circostante e di sviluppare
quindi un contatto più diretto con la natura oltre che di frequentare una
struttura ex-novo con luce e spazi adeguati.
Insieme alla proposta del Parco viene rivista anche la
strategia stradale che, come detto prima, chiude il traffico in via Tramello ed
elimina il parcheggio di via Cantarana pedonalizzando l’area.
I veicoli dovranno accedere da via San Sepolcro e uscire da
via Astorri, i parcheggi dell’area vengono ridotti e vengono dedicati più
parcheggi alle biciclette e alle moto. Le auto dovranno ora parcheggiare in via
dei Pontieri, nel quartiere Borgotrebbia e nel parcheggio della Stadone delle
Valli. Da progetto questi parcheggi prevedono un incremento di posti auto
tramite la realizzazione di strutture per parcheggi fuori terra multipiano o
interrati.
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